venerdì 9 gennaio 2009

La buona novella

Io, non ho mai letto i vangeli apocrifi e per essere sincero, stavo li li per comprarli, ma quella vocina della coscienza, me lo ha impedito.
Perché dico questo, perché sto ascoltando su Rai 2, un bellissimo concerto di Fabrizio De Andre e ho ascoltato l’introduzione alla canzone: la buona novella e come i vangeli apocrifi descrivono un po’ tutto, anche di Maria.
Fortunatamente, ho già espresso, la mia donna ideale e devo dire che un po’ so come lavora DIO, quando sceglie dei servi, quindi non volendo far fare figuracce alle femministe, vorrei fosse ben chiara, la differenza tra persona umile e persona sottomessa.
Chiunque si sottomette e non all’umanità, ma a DIO, e quindi con umiltà lo serve, acquisisce un ruolo rispetto all’umanità di “bastone”.
Cosa significa essere “bastone?” di imposizione e la libertà delle donne, ma intesa come libertà di pensiero e spirituale, diventa uno stile di vita.
E tutto questo, sin dalla nascita, servi di DIO, lo si diventa al momento che si è concepiti e gli incontri tra servi ed in questo caso Giuseppe, sono se possiamo dire, “programmati!” lo abbiamo fatto per la Maddalena, questo gioco e quindi vorrei farlo per Maria.
Maria, nasce come donna libera, già nella sua famiglia “diversa”, è capace di andare a vivere da sola a quindici anni, è importante un uomo al suo fianco, ma non un uomo qualsiasi, tanto per essere maritata.
C’è una scelta anche in quello, certo che sappia accollarsi un figlio a sua detta di “un altro”, quindi le due figure, hanno per i tempi passati, diversità comunque da tutti! Maria è capace di andare, perché inviolabile a parlare con l’amante di Giuseppe con serenità, sapendo di poter perdere o vincere, ma con serenità, Maria è capace di riaccogliere Giuseppe sempre e comunque dopo altre amanti.
Un bel ritratto figura, dei due, devo dire che l’ho visto in un film con Diego Abbatantuono nel ruolo di Giuseppe, non ricordo il titolo, ma era molto somigliante a come le due figure, potrebbero essere state intese da DIO.
Mettere inciampi e lo si fa anche oggi, è una tattica per portare visioni di una figura, somiglianti ad altre che possono attribuire altri pensieri.
Se la donna è sempre stata vittima dell’umanità, non è un pensiero di dio, ma dell’essere umano, DIO la donna la esalta anche più di sé stesso e la lingua, anche per la donna diventa una spada e quando ti imbocca le parole, direttamente DIO al sottomettersi all’uomo e in un caso simile, vincerebbe su DIO, si sceglie la morte! Perché DIO non può perdere contro l’uomo.
Sembrano logiche devianti, ma Maria, se non avesse potuto scegliere, avrebbe accettato la lapidazione, e senza porsi tanti problemi.
Anche se può sembrare una mancanza quella di Maria nei vangeli è proprio una logica di uso, la guerra la fa l’uomo e cioè il Figlio, non dimenticate, che Gesù il primo miracolo, lo fa solo su richiesta della Madre e fare un miracolo, significava esporsi all’essere additato come bestemmiatore e quindi iniziare una guerra e probabilmente, ancora non si sentiva pronto, era ancora in fase di studio.
A se potessi parlare liberamente!
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !
P.S. avete mai visto trasformare una donna brutta in bella, senza chirurgo plastico? E solo perché potenziale serva di DIO? Riflettete, quando parlate di “donne”.

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