venerdì 23 gennaio 2009

Elogio alla tristezza: è facile costruire su fondamenta solide

Vorrei spiegare a me stesso, perché mi reputo ignorante, ciò che nei giorni precedenti ho scritto delirando e paragonando il nuovo presidente Americano a Napoleone.
Oggi, quello che si chiede e a gran voce, da tutto il mondo, è un nuovo modo di coesistenza, tra popoli o se si fa del fanatismo, tra religioni.
L’inizio e quindi il periodo del passaggio tra Obama e Bush, a mio avviso è stato dei più avvilenti politicamente parlando e da parte di tutta l’opinione pubblica internazionale.
Ho parlato di gossip e cronaca rosa, nei momenti più tesi del conflitto tra Israele e Gaza, ma per mio dovere.
Oggi posso esprimermi direttamente, senza che altri mi imbocchino parole o le addebitino a me.
La figura chiave di tutto il ridimensionamento e quindi il riportare tutto al tavolo delle trattative, è stato il presidente francese Nicola Sarkosì (spero di averlo scritto bene) ed oggi la sua figura, sta per essere prevaricata, non da un amico di Israele, ma da la figura di Israele amica di Obama.
Spiego meglio e lo faccio, proprio per portare scompiglio.
Israele, ha iniziato una guerra non voglio discuterne la correttezza, ma alla fine del mandato Bush ed il ritiro, prima dell’insediamento Obama, il segnale è stato chiarissimo ed appoggiato da tutto il mondo e da tutta l’opinione pubblica internazionale, nessun giornale ha dato la vera rilevanza di peso politico alla nostra Europa! Nessuno vuole mettere in discussione un nero e lo si fa per non apparire “razzisti” questo sarà un nodo da sciogliere e proprio questo sarà l’elemento che scatenerà incomprensioni: politiche, razziali e di coesistenza religiosa.
Non so quanto i miei deliri nelle riflessioni, possano essere accettati RZIALMENTE parlando, ma non si combatte il razzismo con il buonismo, non si combatte la scommessa con il futuro incerto delle predominanze fanatiche, con un approccio distorto del bene.
Gronchi Rosa, Crystal Ship e Zerodieci: !

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